Marzo 2007
Il madagascar occupa una posizione dell'oceano indiano che gli permette di
essere un buon punto di partenza per scoprire altri paesi molto
interessanti: in poche ore di aereo si raggiunge la costa orientale
africana, il sud africa, mauritius, sheichells, comore, mayotte, reunion...
In questo viaggio, dopo essermi recato a Nosy be con un volo diretto da
malpensa, mi sono trasferito nella capitale Antananarivo e da qui in Kenia (
Nairobi ).
Nosy be quest'anno attende un incremento del turismo ed i tour operator che si
sono affacciati a questa meta hanno iniziato una promozione della
stessa.Seppur Nosy be sia un punto di riferimento importante per il turismo
del paese non si puo' parlare di "esplosione" turistica. Nuove strutture
sono nate e stanno nascendo ma numericamente la ricettivita' non e' a
livelli del turismo di grandi numeri. Sottolineo questo fatto in quanto
molti pensano a Nosy be come meta sfruttata e super turistica... niente di
piu' sbagliato!.. e a parte alcune baie dove si conentrano piccoli hotel e
strutture, per il resto, la gran parte dell'isola mantiene la propria
identita' , basta svoltare un angolo dalla strada principale per immergersi nei villaggi e la vita della gente comune.
Sono arrivato a Nosy be nella seconda meta' di marzo e qualche strascico
della stagione delle piogge ancora c'era, strade ancora infangate, qualche sporadico acquazzone, un gran caldo, una natura superba...
La stagione delle piogge e' stata intensa con una piovosita' pari al 300%
in piu' rispetto l'anno scorso e vari cicloni, anche di forte intensita'
distruttiva, hanno colpito il Madagascar, soprattutto la costa est ( come
al solito ) ma anche il centro ed il sud .Un ciclone ha anche lambito le coste
di Nosy be senza pero' provocare danni ma una grande paura.
La spiaggia dove sorge Chez Alex ha avuto un abbassamento di livello ( le
spiaggie cambiano continuamente la loro conformazione ) ed ho dovuto sopperire a questo fenomno creando una
veranda che si affaccia sul mare...insomma un po di manutenzione ordinaria
e straordinaria.Il tutto ha dato un "tocco" in piu' di stile ( potrei dire il contrario? )
Ma veniamo alla trasferta in Kenia, una esperienza molto bella!
Nairobi appare come una citta' multietnica dai lineamenti modermi con
centri di riferimento di societa' che operano in Africa . Palazzi , grandi
centri commerciali, attivita' di ogni genere, una frenesia generale di una
citta' che corre.
Ho avuto la fortuna di aver conosciuto in passato delle persone residenti a
Nairobi che mi hanno fatto conoscere le varie sfaccettature di questa
enorme citta' e le incredibili bellezze che la circondano: basta uscire un
attimo e si e' in Africa, l'Africa vera!
Sarebbe servito molto piu' tempo per visitare tutto cio' che Nairobi offre ma
mi reputo fortunato perche' ho girato molto e visto molte cose....e non
solo cose turistiche. Ho visto coem si produce le piu'
buona mozzarelle di tutto il kenia da parte di una straordinaria e intraprendernte Italiana ,ho incontrato ragazzi che lavorano per
la FAO e che operano in zone remote dell'africa ed osservato attentamente quella che e'
la vita di tutti i giorni di questa gente...si potrebbe parlarne per ore ed ore.
Una cosa pero' mi ha colpito: il rapporto con la gente locale, i kenioti.
Ho avvertito un certo senso di distacco abbastanza marcato tra bianchi e
neri, una sorta di muro che poi va sgretolandosi col dialogo ( ho
parlato con tanta bella gente davvero!) ma il primo impatto che si avverte
e' di una certa insofferenza.
Ero a Nairobi e mi si e' detto che sulla costa il tipo
di rapporto bianco/nero e' diverso ma passeggiando per le strade e fermandomi in posti magari non
troppo frequentati da bianchi vedevo e sentivo lo sguardo della gente con
una certa diffidenza. Daltronde se si osserva cosa sta intorno a tutto
questo si intuisce facilmente: grosse differenze sociali .Poi guardando
indietro nella storia c'e' anche una certa eredita' di rapporti della
colonizzazione inglese..
Da notare che i Masai cittadini ( unica etnia che mantiene rigorosamente la propria identita' interiore ed esteriore anche in una metropoli ) hanno un modo piu' gentile nel sorriso nel porsi...questa e' stata un mia sensazione, pura sensazione personale..
Nairobi e' una citta' che va presa con le pinze per quanto riguarda la
sicurezza e dopo il calare del sole e' bene conoscere quali sono i
quartieri piu' o meno sicuri. Di certo e' che non si vede un bianco
camminare per la strada dopo il tramonto ...ci si muove in taxi per andare
in ristoranti di tutti i generi e locali piu' o meno modaioli.
Una visita al parco nazionale di Nairobi e' d'obbligo ; pochi kilometri
dalla citta' e si entra in un parco bellissimo. Bellissima la savana con
giraffe, leoni, leopardi, bufali ...e via dicendo. Ci vuole pazienza per
visitare i parchi e la cosa piu' bella e' , quando si ferma la macchina
durante il safari, ascoltare i rumori della natura, osservare ed ascoltarere in religioso
silenzio, sentire il profumo di una terra che lascia a bocca aperta per i
panorami che offre.
Tornando a Nairobi, se da un lato ci sono scuole enormi immerse nel verde
con giardini stupendi, palazzi e case lussuose in zone piene di natura
dall'altra parte c'e' una grande massa di gente che vive in disparte nella
poverta'.Questa e' la realta' degli slum......le bidonville.
Non sono spettacoli nuovi perche' il Madagascar e' piu' povero del kenia (
che comunque e' uno stato africano di un certo livello) ma e' veramente
forte il contrasto poverta'-ricchezza...uno scenario che non puo' e non
deve abituare nessuno.
Allontanandosi dalla citta' verso Naivascha si puo' godere si spettacoli
straordinari! La Rift Valley che attraversa trasversalmente il kenia e'
stupenda e lo spettacolo che si gode dagli altopiani e' incredibile. Poi e'
un alternarsi continuo di vegetazione che cambia e si passa dalle conifere
alle vallate con maestose acace che le caratterizzano alle piante spinose...scenari fantastici!
I dintorni di Naivasha meriterebbero visite approfondite di vari giorni
perche' ci sono parchi e luoghi bellissimi concentrati in spazi
relativamente brevi: i fenicotteri di crater lake, crescent lake, hell's gate
( un parco bellissimo ) e tanto ancora.
Poi ci sono gli animali, il kenia
ha un patrimonio veramente ricco di fauna per quanto riguarda i grandi ( e
anche i meno grandi ) mammiferi. Vedere le zebre che corrono libere , le
giraffe con le loro movenze eleganti, le gazzelle che saltano nei prati
etc.. sono scene che trasmettono un grande senso di liberta'. Il governo
keniota sa dell'importanza ( anche economica! ) delle ricchezze naturali
del paese e protegge vaste aree.
Proseguendo mi sono spostato sempre tramite mezzi locali , che sono
efficenti ed economici fino a Huluru per visitare una cascata in un
verde avvolgente contornato da babbuini.
Ho soggiornato in un albergo di medio livello a Naivasha , un hotel che meriterebbe un film per parlare della vita dei dipendenti: una sera mi sono trovato al bar a bere una birra quando ho visto il direttore ( perlomeno ho intuito cosi' ), un grosso uomo di colore, mettersi ad umiliare letteralmente un ragazzo che serviva al bar facendolo correre per una ventina di volte verso di esso per portargli qualcosa da bere che non andava mai bene...il ragazzo quasi lacrimante non osava proferire parole..ma era la sua unica possibilita' per campare. Stessi discorsi con un cameriere che lavorava 16 ore al giorno praticamente quasi tutti i giorni con una famiglia da mantenere...ma era la sua sola possibilita' . Un senso di rabbia mi aveva avvolto e capivo un pochino di piu' questa gente...
Sano tante le emozioni di questo seppur breve ma intenso viaggio e le foto
cho ho messo online danno solo una lontana idea di quella che e' l'atmosfera di questo paese.
Sono ripartito con la convinzione che sono tanti, tantissimi i luoghi
che vale la pena visitare in kenia. Io ho focalizzato l'attenzione su una
zona ben definita approfondendola e cercando di osservare il piu' possibile
la vita di tutti i giorni.....e i paesaggi sono di quelli che tolgono il
fiato, Africa!
Costa Est
( Antanarivo-Taomasina-Saint Marie )
Ottobre 2007
Questo mini-tour ha interessato la zona del Madagascar ad Est della capitale; un breve ma interessante viaggio per il quale vale la pena dedicare almeno una settimana/10 giorni ( purtroppo ho dovuto restringere i tempi per varie cause..e compattare il tutto in meno di una settimana…troppo poco!).
Ho soggiornato per un paio di giorni ad Antanarivo a casa di un mio caro con la sua splendida famiglia.
La capitale e’ in una fase di evidente sviluppo sia all’interno che nella periferia dove sono sorti alcuni centri commerciali dove si puo’ trovare di tutto…a prezzi europei..
Il grosso problema che ha investito tutto il Madagascar quest’anno e’ stato il “delestage” causato dai gravi problemi di mancanza di corrente elettrica ( in alcuni casi come NOSY BE la corrente e’ mancata quasi totalmente per tutto l’anno…). La societa’ che eroga l’elettricita’ chiamata Jirama ha installato varie nuove centrali ma i problemi non sono del tutto risolti…anche nella capitale!
L’economia ha subito gravi danni e continua a subirne, per non parlare poi della vita di tutti i giorni di gran parte della popolazione che ne viene condizionata..I malgasci hanno comunque un grande forza e flessibilità e si organizzano nel migliore dei modi.
La capitale Antanarivo ha una grossa estensione se si considera anche la periferia e muovendosi verso est sembra non finire mai…
Basta comunque percorrere un centinaio di chilometri per tuffarsi in foreste di conifere in paesaggi che mutano in continuazione…
A circa 138 Km dalla capitale e’ situato il Parco nazionale d’Andasibe, una delle aree protette piu’ famose e frequentate di tutto il Madagascar: composto da 2 aree protette ( il parco nazionale Mantadia e la riserva speciale dell’Indri d’Analamazaotra ricopre una superficie total di circa 16.300 ettari E’ una importante riserva dove vengono eseguire varie ricerche scientifiche. Sono presenti molte piante medicali , 11 specie di lemuri, molti uccelli,rettili ed insetti di specie anche rare.Qui e’ possibile incontrare il piu’ grande dei lemuri del Madagascar , il famoso INDRI INDRI o Babakoto.Ci sono vari percorsi all’interno del parco ma basta anche starci 2 o 3 ore e , se si e’ fortunati, si possono incontrare famiglie di lemuri che stazionano in cima alle piante…
Gli insetti sono impressionanti e stranissimi, con una buona guida ogni angolo del parco si puo’ rivelare una terra di scoperta dal punto di vista botanico ( come le rare speci di orchidee ) e faunistico. Questo parco e’ una tappa obbligata per chi e’ di passaggio in queste zone.
Proseguendo sempre verso est, tuffandosi letteralmente in una natura avvolgente e rigolgliosa si arriva a Tamatave.
Tamatave e’ il centro amministrativo ed universitario di questa zona del Madagascar nonche’ il piu’ grande ed importante porto della “Grande Ille”.E’ il centro di smistamento e di commercio verso l’Europa, l’Asia e gli stati uniti della vaniglia, le spezie, i litches etc..
La popolazione e’ cosmopolita le strade larghe, i pousse puosse ( riscio’) ,le strade larghe contornate di alberi secolari fanno da cornice ad una citta’ ricca di vita e movimento. C’e’ un bellissimo mercato dell’artigianato dove vale veramente la pena fare acquisti perche’ hanno prezzi ottimi e di possono fare affari…
Purtroppo durante una sosta siamo stati vittime di un furto all’inteno dell’auto quando l’abbiamo lasciata incustodita e con un finestrino non proprio sicuro…hanno portato via uno zainetto. Tragicomica la trafila per denuncia etc…finita con foto ricordo al commissariato..
Non dimentichiamo MAI che quando siamo una grande citta’ c’e’ di tutto e bisogna sempre stare attenti ( avremmo mai lasciato una situazione cosi’ in qualche zona delle nostre citta’?..certamente no..quindi teniamo sempre gli occhi aperti quando siamo in giro!! ).
La strada Nazionale N°5 prosegue da Tamatave aSoanierana e’ bellissima”!
A 11 Km dal cenrtro della citta’ c’e il parco zoologico di Ivoloina dove si possono osservare alcune tra le speci di lemuri e della flora delle grandi foreste dell’Est.
A 59 km da Tamatave si trova la localita’ di villeggiatura di mare chiamata Fouilponte ( Mahavelona); e’ meta di molte persone che vengono da Tamatave o anche da Antananarivo durante i fine settimana o nella vacanze scolastiche.
Da Fuilponte a Faraf angana, si estende il canale dei Pangalanes: fu costruito nel 1896 dopo il decreto del generale Gallieni e la sua navigazione inizio’ a partire dal 1901. Una via fluviale lunga ben 654 km , di grande importanza per il commercio.Alcune parti sono ancor oggi utilizzate ed e’ possibile percorrerne dei tratti suggestivi.
A 15 km prima di raggiungere Fenerive e’ ubicato il piccolo villaggio di pescatori Mahambo che e’ possibile raggiungere in una ventina di minuti attraverso una strada che si inoltra all’interno della foresta ed arriva ad una bellissima baia
La strada che da Taomasina fina Soanierana-Ivongo , il punto da cui si puo’ prendere il traghetto per attraversare il tratto di mare che separa la grande terre dall’Isola di Saint Marie, e’ bellissimo perche’ attraversa villaggi immersi nel verde in una sorta di giardino primario.
La traversata non e’ per nulla sempre semplice perche’ il mare in quel tratto e’ a volte grosso e soprattutto, ilpunto di incontro tra mare ed un fiume che sfocia nello stesso, e’ molto …diciamo movimentato!!
L’isola di Saint Marie ( nosy bohora ) ha una forma allungata di 68 km , larga al massimo circa 5 km.e’ una delle mete piu’ turistiche del Madagascar .ed e’ un punto importante di partenza per l’osservazione delle balene e per eseguire immersioni e snorkeling.
Cis ono edifici storici quali la chiesa cattolica piu’ antica del Madagascar del 1875 ed il forte di granito. E’ anche detta “l’isola dei pirati”… qui fecero tappa John Avery, William Kidd, Nathan North e tanti altri ancora. Sull’isola e’ presente il suggestivo cimitero dei pirati.
Una parte molto bella dell’isola e’ Ilè aux Nattes a largo della punta meridionale e la penisola di Ampanihy.
Per questo tipo di tour e’ necessario programmare almeno 7-8 gg per fare le cose con calma e passare qualche giorno a saint marie…la strada e’ buona e di veloce percorrenza…io ho concentrato tutto in meno giorni per vari motivi ma vale davvero la pena fare questo tour in tutta tranquillita’ e godere della maestosita’ della natura dell’est…
Se si dovessero avere altri giorni a disposizione poi si puo’ proseguire verso nord fino a Maraontsetra, un punto di partenza verso un’altra delle zone piu’ belle del Madagascar: La penisola del MASOALA!
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